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Aurora
Messaggi: 2
Iscritto il: 15/10/2012, 8:37

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Messaggio da Aurora »

Buongiorno Dottore,
ho un'epatite cronica di tipo B dall'età di 5 anni;
adesso ne ho 46.

Negli ultimi 20 anni le transaminasi sono sempre state normali (misurate ogni 6 mesi) e la viremia bassa. Solo 10 anni fà ho fatto un trattamento di un anno con lamivudina perché la viremia si era alzata.

La mia sierologia è:
HBsAg positivo
HBsAb negativo
HBcAb positivo
HBeAg negativo
HBeAb positivo

La viremia è stata:
luglio 2011: 1.5 elevato alla quarta (metodica PCR-RT)
gennaio 2012: 8.08 elevato alla quarta " "
marzo 2012: 244.000 copie (prelievo eseguito in laboratorio che non ha indicato la metodica)
agosto 2012: 1.2 elevato alla quinta (metodica PCR-RT)

con transaminasi sempre nella norma.
Qualche giorno fà ho fatto un'ecografia che ha evidenziato "fegato di volume nei limiti con struttura modestamente accentuata per steatosi, non aspetti focali.
Linfopatia celiaca di 17mm di aspetto reattivo."
Il medico mi ha detto che era presente appunto un linfonodo reattivo di 17 mm che secondo lui esprimeva il fatto che la malattia è in fase attiva e c'è bisogno di un trattamento.

Le vorrei chiedere se anche secondo Lei è così, visto che le transaminasi sono normali e la viremia è comunque scesa.
L'infettivologo al quale mi sono rivolta dice che anche secondo lui è necessario un trattamento, ma io ho un pò di dubbi perché quando cessai la lamivudina la viremia si rialzò oltre il milione di copie, e qualche mese dopo andò giù da sola.

Sono un pò confusa e mi farebbe piacere sapere anche la Sua opinione.
Inoltre Le vorrei chiedere se mi può indicare un centro specialistico dove posso rivolgermi, e (se possibile) vicino alla mia città di residenza (Arezzo).

La ringrazio,
cordiali saluti.

Aurora
Dr. Viganò
Messaggi: 1612
Iscritto il: 28/05/2012, 17:02

Re: Chiarimenti

Messaggio da Dr. Viganò »

gentile signora,
deve sapere che ad oggi esistono due tipi di trattamenti per la sua forma di epatite (anti-HBe positiva). Uno prevede l'impiego dell'interferone peghilato per un certo periodo di tempo (generalmente un anno, se efficace e ben tollerato), l'altro l'impiego di farmaci antivirali per bocca (i cosidetti analoghi nucleosidici o nucleotidici) che nel suo caso andrebbero somministrati per un tempo indefinito... e forse per tutta la vita.
Prima però di decidere circa il trattamento il mio consiglio è quello di cercare di capire l'entità del danno epatico. Infatti l'indicazione alla terapia antivirale tiene conto di più paramentri: la viremia, le transaminasi, l'entità del danno epatico... Pertanto le suggerisco di eseguire un Fibroscan e successivamente, qualora ve ne sia la necessità, una biopsia epatica. Per valutare l'esigenza attuale di un trattamento antivirale ci serve infatti conoscere esattamente l'entità del danno epatico.
In Toscana vi sono molti bravi specialisti che le possono essere d'aiuto.
Un caro saluto
Dr. Mauro Viganò
Gastroenterologia 1 - Epatologia e Trapiantologia
ASST Papa Giovanni XXIII, Bergamo
Questo parere non ha valenza di consulto medico e non può sostituire il colloquio, la visita e l’esame della documentazione medica del paziente.
Aurora
Messaggi: 2
Iscritto il: 15/10/2012, 8:37

Re: Chiarimenti

Messaggio da Aurora »

Grazie molte Dr Viganò,

Le auguro una buona giornata.
sergio
Messaggi: 19
Iscritto il: 30/11/2012, 18:36

Re: Chiarimenti

Messaggio da sergio »

dottore viganò,in calabria sa se ci sono specialisti veri??o nel lazio?in toscana dove?
Dr. Viganò
Messaggi: 1612
Iscritto il: 28/05/2012, 17:02

Re: Chiarimenti

Messaggio da Dr. Viganò »

Per fortuna in Italia ci sono molti specialisti capaci nel gestire l'epatite B.
L'Associazione saprà indicarle alcuni specialisti
Dr. Mauro Viganò
Gastroenterologia 1 - Epatologia e Trapiantologia
ASST Papa Giovanni XXIII, Bergamo
Questo parere non ha valenza di consulto medico e non può sostituire il colloquio, la visita e l’esame della documentazione medica del paziente.
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