Epatite b: trasmissione e vaccino

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Gvisc
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Epatite b: trasmissione e vaccino

Messaggio da Gvisc »

Salve a tutti i medici ho delle domande da fare per cercare di prevenire il più possibile i rischi delle malattie infettive. Vorrei chiedere a Voi che siete gli esperti delle delucidazioni riguardanti l'epatite B e il vaccino.
1. Lavoro con una persona affetta da epatite B che è in cura da più di un anno con interferone. Questa persona è ancora contagiosa come all'inizio della patologia?
2. E la virulenza del virus è sempre alta come all'inizio dell'infezione?
3. Per quanto riguarda la TRASMISSIONE della patologia, a parte la via sessuale, è necessario sempre il CONTATTO DIRETTO con il SANGUE INFETTO?
OPPURE ANCHE CON IL SUDORE E LA SALIVA?
4. Si può essere contagiati anche per contatto indiretto?
5. E IL CONTATTO SULLA PERSONA SANA PUÒ CAUSARE IL CONTAGIO ANCHE SE NON CI SONO FERITE SANGUINANTI MA RAGADI, ABRASIONI O LESIONI DI ALTRA NATURA PER CUI LA PELLE NON È PERFETTAMENTE INTEGRA?
6. Per quanto riguarda il vaccino volevo chiedere se funziona lo stesso anche quando la carica anticorpale sviluppata contro la malattia è bassa?
7. Quanto deve essere il valore minimo per essere completamente protetti?
8. Dato che la CARICA ANTICORPALE DIMINUISCE col passare del tempo, può scendere talmente tanto da "azzerarsi", cioè da RENDERE NULLO L'EFFETTO DEL VACCINO fatto 30 anni prima?
9. In questo caso cosa succede? Se si entra in contatto con il virus c'è rischio di contagio?
10. Bisognerebbe rifare il vaccino?

So di aver fatto tantissime domande ma per favore rispondere a tutte perché ogni volta vado a lavoro con l'ansia e solo Voi  potete rispondere a tutto e in maniera esaustiva.
GRAZIE.
Dr. Viganò
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Re: Epatite b: trasmissione e vaccino

Messaggio da Dr. Viganò »

buongiorno
Tutti i soggetti HBsAg positivi sono potenzialmente infettivi ma è l'entità della carica virale che ne determina la contagiosità e nel suo collega la viremia potrebbe essersi abbassata
Per quanto riguarda la TRASMISSIONE della patologia, a parte la via sessuale, è necessario sempre il CONTATTO DIRETTO con il SANGUE INFETTO sebbene anche saliva e sudore possano contenere il virus tali liquidi biologici sono a bassissimo rischio. e per un passaggio del virus serve una "via di passaggio" sulla cute o sulle mucose
Il vaccino funziona lo stesso anche quando la carica anticorpale sviluppata è bassa o nulla. In alcuni soggetti con titolo negativo dopo vaccino è raccomandato un richiamo

saluti
Dr. Mauro Viganò
Gastroenterologia 1 - Epatologia e Trapiantologia
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Questo parere non ha valenza di consulto medico e non può sostituire il colloquio, la visita e l’esame della documentazione medica del paziente.
Gvisc
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Re: Epatite b: trasmissione e vaccino

Messaggio da Gvisc »

Buongiorno Dottore vorrei chiederLe qualche altro chiarimento per favore.
Per "via di passaggio" si intende anche qualche piccola abrasione o ferita o ragade (tipo sulle mani) da cui sia uscito del sangue ma che nel momento del contatto con qualcosa di infettivo non sanguinano più però c'è discontinuità sulla cute (quindi ferite fatte da pochi minuti) ?
E poi per quanto riguarda la persona citata sopra che è affetta da epatite b ed è in cura da più di un anno con interferone, prima o poi guarirà completamente? Se si, la terapia di solito quanto dura? Oppure dovrà curarsi sempre?
Grazie ancora per la disponibilità e la pazienza.
Dr. Viganò
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Re: Epatite b: trasmissione e vaccino

Messaggio da Dr. Viganò »

Buongiorno
Per "via di passaggio" si intende anche qualche piccola abrasione o ferita o ragade in cui vi è discontinuità sulla cute anche se non sanguinanti

per la persona trattata non è detto che guarisca con eliminazione definitiva del virus. interferone dura fino anche a 2 anni
Dr. Mauro Viganò
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Gvisc
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Re: Epatite b: trasmissione e vaccino

Messaggio da Gvisc »

Dottore mi scusi ancora ma devo farLe una domanda più precisa. Dato che siamo in un periodo influenzale, se una persona con epatite B tossisce e/o starnutisce a distanza ravvicinata e i fluidi che escono dal suo naso e dalla sua bocca, presimibilmente goccioline di saliva e magari anche di sangue nel caso avesse dei sanguinamenti gengivali, se arrivano in faccia dove ci sono capillari in evidenza o negli occhi o in bocca o nel naso o se magari arrivano sulle mani in cui vi sono quelle lesioni di discontinuità della cute è possibile che questo tipo di contatto possa causare l'infezione?

Poi per quanto riguarda la cura di quel ragazzo che le dicevo, passati questi 2 anni di cura con interferone, il panziente anche se non guarito, smette lo stesso di assumere il farmaco? O ci sono altri tipi di trattamento?
Dr. Viganò
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Re: Epatite b: trasmissione e vaccino

Messaggio da Dr. Viganò »

buongiorno
la modalità che mi riferisce non riguarda i virus che hanno una trasmissione per via ematogena (col sangue) come HIV, HBV e HCV ma solo per infezioni a trasmissione aerea (influenza, raffreddore, virus respiratori..)


per la cura di quel ragazzo vi sono casi in cui passati i 2 anni di cura con interferone non si fa nulla (se ha risposto) o si usano farmaci antivirali per bocca
Dr. Mauro Viganò
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Gvisc
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Re: Epatite b: trasmissione e vaccino

Messaggio da Gvisc »

Dottore Le spiego per bene l'accaduto: questo ragazzo ha tosse e raffreddore e ha tossito e starnutito vicino a me. Facendo ciò si liberano nell'area circostante numerose goccioline di saliva e a volte anche di residui di sangue qualora avesse delle lesioni nel naso o nella bocca. Oltre a ciò che Le ho detto nel messaggio precedente, avevo sulla mano un'abrasione/escoriazione abbastanza importante lunga 1 cm e larga mezzo centimetro: c'era in pratica la pelle scoperta e rosso vivo ma non sanguinante. Non ho potuto lavare subito le mani. Se ciò che è uscito dalla sua bocca e dal suo naso fosse entrato in contatto con questa mia ferita, dato che eravamo molto vicini, essendo il virus presente nel sangue e nei fluidi corporei, c'è pericolo di contagio?

Poi, anche dopo aver lavato le mani, con la parte di pelle abrasa, mi sono sfregato involontariamente più volte vicino ai vestiti che magari potevano essere stati raggiunti dalla tosse e dagli starnuti e dato che il virus dell'epatite b è molto resistente e sopravvivere vari giorni c'è pericolo anche di questo punto di vista?

Ovviamente la cosa più temibile è il fluido corporeo che esce dalla bocca e dal naso e che mi finisce sulla ferita. Lo so che forse mi sto facendo un problema eccessivo ma per favore mi dica Lei se corro pericoli di infezioni. Grazie ancora e mi scusi per il disturbo.
Dr. Viganò
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Re: Epatite b: trasmissione e vaccino

Messaggio da Dr. Viganò »

buongiorno
si...se si realizza passaggio di sangue contenente virus in una zona della cute lesionata vi è rischio di trasmissione

tuttavia come le dicevo non mi sembra vi sia un rischio
Dr. Mauro Viganò
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